Nato a Roma il 28 giugno 1955. Già da giovanissimo manifesta una certa predisposizione all’arte e all’età di soli quattordici anni frequenta la fonderia dello zio Andrometti Remo, maestro nella lavorazione del bronzo. Lì impara a modellare, a creare dal nulla; conosce artisti provenienti da ogni parte del mondo, affinando così quella sensibilità che è patrimonio necessario ad ogni artista. Frequenta il liceo artistico, la scuola di figura e di scultura. Da quel momento il suo percorso è in continuo crescendo e le ...Nato a Roma il 28 giugno 1955. Già da giovanissimo manifesta una certa predisposizione all’arte e all’età di soli quattordici anni frequenta la fonderia dello zio Andrometti Remo, maestro nella lavorazione del bronzo. Lì impara a modellare, a creare dal nulla; conosce artisti provenienti da ogni parte del mondo, affinando così quella sensibilità che è patrimonio necessario ad ogni artista. Frequenta il liceo artistico, la scuola di figura e di scultura. Da quel momento il suo percorso è in continuo crescendo e le sue opere vengono attualmente apprezzate oltre che in tutta Italia anche in Portogallo, Svezia, Germania, Grecia, Olanda, Giappone e negli Stati Uniti. Oggi vive in Umbria, dove può dar sfogo al suo profondo e sensibile spirito artistico, lontano dai ritmi frenetici della sua città. Entrare nell’universo pittorico di Herbert D’Ambrosio è come entrare nel libro delle fiabe. E’ incantevole l’incontro con tutto un mondo poetico, dove è possibile volare sulle ali della fantasia. Si tratta di una pittura fondata essenzialmente sulle emozioni e su una sottesa attività percettiva dell’io, questa dell’artista: come prima conseguenza di un simile privilegio, la consapevolezza di dover individuare quei referti e quelle referenze del vitale quotidiano che, con maggiore intensità visuale in questa pittura, si richiamano a pure evocazioni del cuore. Questa pittura risulta a suo modo sperimentale, nel senso rovesciato del termine, poiché è necessaria una rilevante carica di coraggio, di senso della sfida, per azzardare un’opera poetica del tutto staccata dalle regole e, al contempo, potenziata da un profondo empito spirituale. Nelle sue tele il trionfo dei colori regna sovrano.